Luogo e/o periodo di attività
Belfast, Londra, Asia, Giappone, Stati Uniti, Norvegia
Osservazioni
Figlio di un religioso irlandese in servizio a Rotterdam, il cognome van Oordt appartiene alla aristocratica famiglia olandese della madre. Peter ricevette una educazione privata, che assecondò il suo carattere solitario e gli permise di vivere molto a contatto con la natura. Sviluppò una spiccatissima capacità di osservazione naturalistica e una altrettanto sorprendente capacità di tradurre in pittura quello che osservava. Studiò alla reale Accademia di Belle Arti di Amsterdam e poi alla Grosvenor School of Art di Londra. Cominciò la sua carriera come artista free lance a Belfast e passò successivamente a Londra, dove mise in piedi con un collega un attivo studio di arte pubblicitaria che ebbe clienti come British Railroads, London Tramways e altre agenize di viaggio. All’epoca firmava ancora Peter Brown: solo più tardi cominciò a firmare con il nome della madre. Dopo aver creato manifesti di viaggi per sette anni, nel momento in cui la sia collaborazione commerciale finì, Pieter iniziò a viaggiare, armato di passaporto Britannico, album per schizzi e pennelli. Visitò Francia e Italia e poi India, Java, la Muraglia Cinese (che copiò coperta di neve)e arrivò in Giappone. In Giappone si sentì a casa. Divenne amico dell’ambasciatore inglese e di quello degli Stati Uniti, che lo aiutò a fare una mostra di suoi lavori a Pechino, Shanghai e Tokyo. Sposò una nobildonna russa. Durante un breve viaggio che la coppia decise di fare in California, scoppiò la guerra tra Giappone e Stati Uniti e i due non poterono far ritorno in Oriente. Pieter ottenne allora un lavoro per l’esercito come pittore di Marine vicino a San Francisco. Espose suoi lavori nella stessa San Francisco e poi a Los Angeles, dove aveva trovato lavoro per la Warner Brothers. Divenne vedovo in questi anni e cominciò ad interessarsi di anthroposofia. Insegnò in scuole steineriane e illustrò molte copertine di volume di Rudolf Steiner. Si risposò e con la nuova consorte visitò la Norvegia dove venne in contatto con paesaggi e modi di vita completamente nuovi per lui. Incoraggiato dalla moglie si lasciò ispirare da fiordi e paesaggi che rappresentò in un rilevante numero di lavori confluiti nel 1985 in una collettiva che si tenne ad Harlemville con gli artisti Arvia Ege e Ann Mari Rascher. Altre sue mostre si tenneri a Wilton (New Hampshire), Spring Valley e nel Dow Jones Building a New York, poco prima della sua morte. (Testo tradotto e sintetizzato dall'articolo di Barnes C., In Memoriam Peter van Oordt, in "Newsletter of the Anthroposophical Society in America", 1988, p. 19-21.)