Osservazioni
Fine "caricaturista, che accentua senza deformare e punge senza ferire", fu in realtà reso famoso dal manifesto del Prestito per la vittoria del 1917: Pallottino P., Storia dell'illustrazione italiana: cinque secoli di immagini riprodotte, Firenze 2011, p. 323-4 ___ "Giuseppe Russo faceva l’odontotecnico. Per diletto disegnava caricature che esponeva nella vetrina della cartoleria Filardo che si affacciava sul centralissimo Corso Mazzini di Catanzaro…Un bel giorno capitò nel capoluogo Pio Vanzi, giornalista, scrittore e cineasta… L’incontro tra Russo e Vanzi fu una folgorazione…Fu così che Pio Vanzi scoprì il talento calabrese, portandoselo a Roma. Da quel momento Giuseppe Russo diventò Girus, , il nome d’arte con cui firmerà tutte le sue opere" in Gemelli B., Il grande otto. Storie dimenticate di Calabria, Reggio Calabria, 2013. ___ illustratore e caricaturista in varie riviste, tra cui "L'asino", "Becco giallo", "Guerin Meschino" (almeno dal 1924 al 1939), "il Travaso". Come fumettista collabora al "Corriere dei piccoli" tra il 1933 e il 1935, illustrando storie a puntate.